CHE COSA S’INTENDE PER INDICATORI MEDICI DI QUALITÀ (IMQ)?
Gli indicatori medici di qualità sono uno strumento che si serve dei dati per rendere misurabili situazioni, risultati e aspetti medici legati alle cure. Lo scopo è identificare in quali ambiti i team addetti alle cure possono migliorare la loro qualità. L’Ufficio federale della sanità pubblica sta facendo rilevare in tutta la Svizzera una serie d’indicatori tra cui la polimedicazione, la valutazione del dolore (sia in prima persona che da parte di esterni), le misure che limi tano il movimento e la malnutrizione. Sono in fase di pianificazione ulteriori indicatori, tra cui la pianificazione sanitaria anticipata e la prevalenza del decubito.
IN CHE MODO GLI IMQ CONTRIBUISCONO A MIGLIORARE LA QUALITÀ NELLE STRUTTURE DI CURA?
Nella routine di cura quotidiana, spesso frenetica, c’è poco tempo per esaminare i processi fondamentali. È qui che gli IMQ offrono un orientamento prezioso: permettono di analizzare sistematicamente i dati relativi alle cure e d’identificare le opportunità di miglio- ramento. Prendiamo ad esempio la polimedicazione: un valore elevato potrebbe suggerire la necessità di ottimizzare la gestione delle dimissioni a seguito di un ricovero ospedaliero. Ad esempio, discutendo con il medico di famiglia se servono ancora tutti i medicamenti prescritti. Gli IMQ ci aiutano a formulare le domande giuste e ad adottare misure mirate.
PERCHÉ LE STRUTTURE DI CURA DOVONO OCCUPARSI DI IMQ?
I temi legati alle cure degli IMQ possono avere un impatto sul benessere degli ospiti, spesso con un susseguirsi di effetti a catena. Ad esempio, un’eccessiva quantità di medicamenti può influire sull’appetito, che a sua volta può portare a una perdita di peso, di energia e all’atrofia muscolare, il che aumenta il rischio di decubito, poiché la mobilità è limitata. È quindi essenziale considerare sempre questi indicatori nel contesto generale, mantenere aggiornate le conoscenze specialistiche e rifletterci regolarmente all’interno dei team.
QUALE IMQ È PARTICOLARMENTE RILEVANTE SECONDO LEI?
L’interazione tra gli indicatori è fondamentale, anche se per me l’IQM «Misure che limitano il movimento» è particolarmente significativo. Si tratta di un indicatore che riflette non solo la comprensione delle cure, ma che evidenzia anche la creatività delle persone addette alle cure nella ricerca di alternative per ridurre al minimo le limitazioni di movimento, sempre nell’interesse degli ospiti.
CHE COSA NE PENSA DELLA POSSIBILITÀ DI RENDERE VISIBILI GLI IMQ AGLI OSPITI O AI FAMILIARI?
Siccome in ogni caso i dati sono accessibili al pubblico, la considero un’opportunità. La pubblicazione dimostra che una struttura si occupa attivamente della qualità delle cure. Allo stesso tempo, crea trasparenza e permette di mostrare i limiti del sistema. Questo può creare fiducia e promuovere una discussione costruttiva.
Marion Helbling
Co-responsabile delle cure del Gruppo Tertianume
Marion Helbling, MSc in cure infermieristiche, ha iniziato la carriera come operatrice sociosanitaria in formazione presso l’ospedale cantonale di San Gallo, per poi fare esperienza con Spitex. In tale occasione ha scoperto la sua passione per le cure a lungo termine e ha conseguito il bachelor d’infermiera diplomata SUP mentre lavorava. Dal 2016 collabora per il Gruppo Tertianum e ha assunto vari ruoli. La sua ambizione è integrare le conoscenze scientifiche con processi efficienti nelle cure quotidiane e di rendere le strutture di cura orientate alle risorse e attrattive.
QUALI SONO LE SFIDE MAGGIORI NELL’IN- TRODUZIONE E NELL’IMPLEMENTAZIONE DEGLI IMQ NELLE CURE?
La sfida maggiore riguarda l’armonizzazione della preparazione dei dati, che si basa su diversi sistemi di valutazione dei bisogni, come RAI e BESA. Questi si stemi pongono talvolta domande contraddittorie, come ad esempio: «Per l’ospite è prevista una misura che limita la mobilità?» rispetto a «Per l’ospite non è prevista una misura che limita la mobilità?». Queste differenze rendono difficili i confronti oggettivi e richiedono la massima precisione nell’analisi dei dati per evitare di trarre conclusioni affrettate.
LE CRITICHE SI CONCENTRANO SUL FATTO CHE LA MISURAZIONE DEGLI INDICATORI DI QUALITÀ CREI PIÙ BUROCRAZIA INVECE CHE MIGLIORARE LA QUALITÀ DELLE CURE. COME LA VEDE?
Questa critica è comprensibile se i dati vengono semplicemente raccolti senza trarne alcuna misura. Tuttavia, il vero vantaggio degli IMQ consiste nell’utilizzare i risultati per adottare miglioramenti mirati. Non si tratta sempre di «abbassare» un valore, ma di visualizzare le aree problematiche, come la malnutrizione. Le misure adeguate possono essere utilizzate per influenzare gradualmente e in modo positivo tali problemi. Gli IMQ sono quindi uno strumento che, se usato correttamente, può migliorare in modo sostenibile la qualità delle cure.